La PEC europea, il cui nome è REM (Registered Electronic Mail), è un’email che risponde…
La Dichiarazione dei Diritti in Internet
Per la prima volta in Italia è stata istituita, in sede parlamentare, una Commissione di studio sui diritti in internet. L’8 ottobre 2014 la Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet ha infatti varato una bozza di dichiarazione dei diritti in Internet, pubblicata il 13 Ottobre 2014 sul sito della Camera per la consultazione pubblica.
La dichiarazione, attualmente composta da un preambolo e da 14 articoli, rappresenta una prima bozza alla cui formazione potranno contribuire i cittadini con le proprie proposte, a partire dal 27 Ottobre e per i quattro mesi successivi.
Nel testo si riconosce l’importante ruolo sociale ed economico svolto da Internet, il suo contributo allo sviluppo di una società più libera e aperta, la sua essenzialità per lo sviluppo futuro della società e la capacità di favorire innovazione, crescita e competizione.
Internet, si specifica in preambolo, è diverso dagli altri media, è diventato un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza, uno strumento per l’autorganizzazione delle persone utile per promuovere la partecipazione ai processi democratici.
La dichiarazione, che si fonda sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona, si compone dei seguenti articoli: 1 – Riconoscimento e garanzia dei diritti, 2 – Diritto di accesso, 3 – Neutralità della rete, 4 – Tutela dei dati personali, 5 – Diritto all’autodeterminazione informativa, 6 – Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici, 7 – Trattamenti automatizzati, 8 – Diritto all’identità, anonimato, 10 – Diritto all’oblio, 11 – Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme, 12 – Sicurezza in rete, 13 – Diritto all’educazione, 14 – Criteri per il governo della rete.
Il riconoscimento dei diritti previsti nella dichiarazione, si dice in preambolo, assicura il funzionamento democratico delle Istituzioni ed evita che alcuni poteri possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale.
Il testo integrale della dichiarazione è disponibile sul sito della Camera e dal 27 Ottobre i cittadini potranno contribuire alla sua formazione partecipando alla consultazione pubblica Diritti in Internet.